giovedì 29 dicembre 2011

Presepi 2011. Gambettola




*Presepe in Piazza Foro Boario (dietro la piazzetta dello straccivendolo), opera di Luciano e Marco Fantini

Bello, sì. Molti movimenti, scene caratteristiche di un momento di vita cesenate di fine Ottocento. Spero riconoscerete la zona: si vede anche uno scorcio di Porta Santi, e il negozio del barbiere sotto i  portici è ancora lì. Mi è piaciuta la verduraia che vende anche le statuine del presepe.
















Ovviamente Ruben è stato colpito soprattutto dai gatti, che erano sparpagliati qua e là nel presepe. E dallo spazzacamino.

L'unica cosa che non mi soddisfa è che preferisco i presepi con delle belle prospettive, in cui le scene si allungano e innalzano, mentre questo, con la strada e gli edifici immediatamente davanti allo spettatore, taglia qualsiasi profondità scenografica. Insomma, degli ultimi tre anni è quello che mi è piaciuto meno.
L'anno scorso il presepe era ambientato a Cesenatico. Potete vederne una ripresa qui: http://www.youtube.com/watch?v=5f20RaEI7ic
L'anno prima era ambientato in un paese delle colline, Sorrivoli se non sbaglio. Era molto più bello.


*Presepe a fianco del Bar di Malatesta, via Montanari, opera di Stefano Stacchini

Bello, genuinamente tradizionale, accurato nella resa degli abiti e dei mestieri, cordialmente familiare nella resa di Giuseppe, che, invece di stare in contemplazione del bambino neonato, s'è messo a lavorare e sta fabbricando una sedia. Sana e concreta praticità ebraica (e direi pure romagnola). Maria si china e copre Gesù, i Re Magi sono giustamente rivestiti di preziosi abiti, tutti i personaggi si dedicano a quelle attività quotidiane che sono state le stesse per secoli (pigiatura dell'uva, lavori da arrotino, lavaggio dei panni al fiume...). Luce che cala al tramonto, lucine nelle case e fuochi per le strade che si accendono, stelle in cielo e cometa svettante, gallo che canta all'alba...Molto bello. A Ruben sono piaciuti in particolare il canto del gallo (da lui subito imitato...per una buona decina di minuti, con relativo incubo delle mie orecchie) e il ruscello in cui scorreva l'acqua.






martedì 27 dicembre 2011

Presepi 2011. Montiano


Natale, tempo di presepi. Nei paesini attorno a noi ce ne sono decine, da quelli più scenografici a quelli animati o meccanici a quelli più semplici, magari fatti da bambini. Dall'anno scorso abbiamo iniziato ad andare a vederli, quanti più possiamo.
Eccone alcuni...con i giudizi miei e di mio figlio.

*Presepe nella Rocca di Montiano, opera della famiglia Gualtieri.

Questa è la prima scena, con la Natività, i pastori, scene di vita di campagna, notte e giorno, movimenti vari, fuochi. Molto bello.








 Questo è Ruben di fianco al bue. C'è rimasto un po' male perché è di lato, e all'inizio non l'aveva visto.





Quelle sotto sono immagini da un'altra scena (non essendo il tema la Natività, ma la fuga in Egitto, a rigor di logica non lo si dovrebbe chiamare "presepe"), molto complessa e originale (anche troppo: il pappagallo in grembo a Giuseppe è un lapsus o una voluta discronia?), con acqua che scorre e la zuppa che bolle nel pentolone...
Molto bello anche questo.
Ruben: "Ma come, non c'è il bue?"
Mamma: "No, qui sono in viaggio, perché il cattivo re Erode voleva far del male a Gesù, così Giuseppe e Maria sono fuggiti col piccolo Gesù..."
Ruben: "E il bue perché non l'hanno portato dietro? E se il re fa del male al bue?!"
Mamma: "No, non ti preoccupare, il bue lo lascia stare nella stalla, voleva fare del male solo a Gesù. Beh, non proprio solo a lui...Comunque il bue non l'ha toccato, per quello Giuseppe l'ha lasciato lì, sapeva che non gli avrebbero fatto del male."
Ruben: "Ma perché non l'hanno portato anche al bue? Rimane da solo, poverino..."
"Beh, non l'ha portato perché...il viaggio era troppo faticoso per il bue, un asino ce la fa, ma un bue no. E poi va troppo lento, li avrebbero raggiunti subito. Ma Giuseppe lo sapeva che era al sicuro."
"E poi lo vanno a riprendere dopo che il re cattivo se ne è andato?"
"Ma sì, certamente! Non lo lascerebbero mai là...da solo, tutto quel tempo!"
"Ah, meno male."
Un nuovo ampliamento evangelico, dalla parte del bue.






 Ed infine, nel corridoio, una scelta di piccoli presepi di varia tipologia.











lunedì 26 dicembre 2011

Libri con angeli

Libri con angeli 
per bambini, ma anche per tutti


Histoires d'anges. Une promenade au Musée du Louvre
di F. Hayward, F. Palizban, J. Jolivet
Bellissimo, con immagini scelte in modo oculato e un racconto coinvolgente a fare da cornice. Puro piacere per gli occhi!




Le storie di un angelo
di Laura Draghi
Molto grazioso, commoventi e dolci le storie, graffianti le figure, difficili per il tempo, assolutamente moderne oggi. Lo si trova in qualche biblioteca ben fornita, e vale la pena prenderlo in prestito, anche solo per sprofondare nel mondo delle storie di trent'anni fa.




Angeli
di Angela Nanetti
Molto grazioso, con alcune storie davvero simpatiche, ma da sfogliare soprattutto per le illustrazioni, belissime!





venerdì 23 dicembre 2011

Libri di Natale

Libri per il Natale: da leggere o da regalare o...da trovare sotto l'albero




La storia del Natale, Pamela Dalton


Molto grazioso, splendide illustrazioni, con il testo evangelico non adattato: un ottimo libro a un pezzo accessibile. Adattissimo come regalo! (Babbo Natale lo sta preparando per mio figlio!)

Canto di Natale, Charles Dickens



Ottimo leggere il notissimo racconto in versione originale, ancora più pregevole che ci siano le illustrazioni di Innocenti ad accompagnare il testo. Molto bello.












Racconti di Natale, AA.VV.


Molto interessante e completo: dai vangeli canonici a quelli apocrifi, a Jacopo da Varazze e Giovanni da Hildesheim, fino alla Alcott, a Andersen, a Capote, Rodari, Buzzati, Conan Doyle e altri valenti autori. Molto piacevole e ottimo anche come documentazione.


Notte di Natale. Quindici storie sotto l'albero, AA.VV.




Alcune storie pregevoli, coinvolgenti, commoventi, altre meno, ma con alcune perle: Hoffmann, Van Dyke, Yeats.

La storia del Natale, Dick Bruna 




Splendido, semplice e chiaro quanto profondo e intenso. L'illustrazione di Maria e Giuseppe con le mani giunte, i volti sorridenti e i vestiti rattoppati è da manifesto.

I Re Magi, Michel Tournier




Molto coinvolgente e profondo, ben scritto, originale e con tanti spunti di riflessione: un'ottima lettura.

La favola di Natale, Giovanni Guareschi



Questo non l'ho ancora letto, ma ha delle illustrazioni "d'epoca" che da sole valgono la pena di acquistarlo!

Buon Natale!



venerdì 16 dicembre 2011

Libri per bambini e ragazzi 1945/1985



Migliori libri per bambini e ragazzi 
pubblicati in Italia dal 1945 al 1985 
in ordine cronologico di pubblicazione italiana 
con mio voto per quelli che ho letto
ma non con le immagini delle copertine della prima edizione!


Dino Buzzati, La famosa invasione degli orsi in Sicilia
Antoine de Saint-Exupery, Il piccolo principe. 10

Gianni Rodari, La freccia azzurra. 9

Gianni Rodari, Il pianeta degli alberi di Natale
Gianni Rodari, Il libro degli errori
Alberto Manzi, Orzowei
Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe. 8

Tove Jansson, Magia d’estate. 8
A.A. Milne, Winnie Pooh l’orsetto. 8
Carlo Collodi, Pinocchio. 10


Edmondo De Amicis, Cuore. 8
Italo Calvino, Marcovaldo. 7,5
Jean De Brunhoff, Babar l’elefantino
Mario Lodi, Cipì, 9

Lucia Tumiati, Saltafrontiera
Leo Lionni, Piccolo giallo piccolo blu. 8
Iela Mari, Il palloncino rosso
Tonino Guerra e Luigi Malerba, Storie dell’anno mille. 8,5
Roald Dahl, Willie Wonka e la fabbrica di cioccolato. 8
La storia di Pik Badaluk. 8

Michael Ende, Momo. 8,5
Roberto Piumini, C’era un bambino profumato di latte
Maurice Sendak, Nel paese dei mostri selvaggi. 10

Michael Ende, La storia infinita. 10

sabato 10 dicembre 2011

Grazie!

C'è qualcuno che mi segue dalla Russia e qualcun altro che mi segue dagli Stati Uniti...Vorrei solo dirvi: grazie!
Ovviamente grazie anche a tutti gli altri lettori! E' che queste due provenienze non me le aspettavo proprio.  :-)





I libri di Sophie Kinsella

Sì, quelle serali, le uniche che ormai mi rimangono, sono piuttosto leggere come letture, ma, insomma, anch'io sono un essere umano...
Quindi oggi parlo di Sophie Kinsella, che comunque mi fa ridere e questo non è poco.


Quando ci si vuole rilassare e leggere qualcosa di divertente, Sophie Kinsella va benissimo. E’ una scrittrice accattivante e dotata di un umorismo fine, intelligente, ma alla mano. Ha una scrittura scorrevole. Nei suoi libri ci sono verve, ironia, a volte battute folgoranti e momenti di vero romanticismo. Purtroppo i libri su Becky (cioè la serie I love shopping) tendono ad essere un po’ ripetitivi, ma contengono sempre qualche chicca. La protagonista, sconclusionata e maniaca di shopping, alla fine, miracolosamente, grazie al suo buon cuore, all’inventiva e alla disponibilità riesce a cavarsela appieno anche nelle situazioni più disperate. Ormai sappiamo già che tutto andrà a posto….e il fatto che sempre tutto, tutto, tutto vada a posto tende a far perdere un po’ di mordente alla storia che di volta in volta viene raccontata.

I love shopping.



Esilarante. Mitica la scena dell’acquisto della valigia. 9.

I love shopping per il baby.



Divertente. 8. Acquisti compulsivo-ossessivi e gelosie, e una bella dichiarazione d’amore, tanto più che è rivolta a una persa come Becky e proprio di fronte alla sua rivale, miss Perfezione.

I love mini shopping.



Divertente. 8. Ogni mamma si ritroverà nelle paranoie di Becky e nei dubbi amletici: Sono una buona madre? Mia figlia è viziata? I figli degli altri sono davvero perfetti come sembrano? Mio marito mi tiene nascosto qualcosa? IO riuscirò a tenergli nascosto qualcosa? L’unico dubbio: non si capisce come Becky riesca ad avere tutto quel tempo libero per organizzare il compleanno di Luke, fare shopping, lavorare, trovarsi con le amiche…Impossibile. Momento clou: Becky va nella scuola del suo figlioccio, bambino con notevoli problematiche di inserimento, e spacciandosi per talent scout artistica indica come somma opera creativa l’angosciante disegno del protetto. Ovviamente dopo qualche mese verrà a sapere che al disegno è stato conferito il primo premio e questo ha permesso un cambiamento positivo del ragazzino. Et voilà!

La regina della casa.



9. Davvero bello: divertente, commovente, con una morale non banale e sicuramente controcorrente. Cioè: non importa quanto successo hai, ma che tu stia bene con te stessa. Più che il riconoscimento pubblico per il tuo lavoro o la tua qualifica, contano il tuo equilibrio e la tua personale felicità. Anche il protagonista maschile è meno consueto dei soliti della scrittrice e la scena d’amore nella serra è bella e intrigante.

- Ti ricordi di me?



7,5. Un inizio scoppiettante, peccato però che certe parti del libro non rispettino tutte le premesse.


-  La ragazza fantasma.



6. Non un granché. Abbastanza noioso, i personaggi e la storia non coinvolgono molto.



 -  Ho il tuo numero




Molto divertente! La protagonista Poppy è irresistibile, coraggiosa, dolce, timida e infine grintosa; il protagonista maschile è un bel tipo e la famiglia di contorno, di intellettuali radical-chic, davvero stupendamente descritta. Le note a pie' di pagina sono esilaranti. La scrittrice conferma di avere un dono nel raccontare in prima persona, creando anche questa volta una storia scoppiettante, divertentissima (lacrime agli occhi alla terza pagina! Grazie di esistere...) e commovente, con scene da batticuore (di notte, nel bosco...), altre da risata a denti stretti (meeting aziendali) e altre da immedesimazione pura (la protagonista che, dopo aver perso l'anello di fidanzamento, si perde a leggere i messaggi presenti sul cellulare sconosciuto da poco trovato, e poi richiama se stessa all'ordine: Le priorità, Poppy!). 8,5, meritatissimo.

- Sai tenere un segreto?



Divertente, con quei guizzi di simpatia e di verità che ti fanno venire le lacrime agli occhi. Peccato che il protagonista maschile sia un po' sottotono rispetto a ciò a cui l'autrice ci ha abituate, ma la protagonista femminile è adorabile e non può non creare immedesimazione ed empatia, sia per le sue disavventure, sia per le sue paranoie sia anche per la sua adorabile bontà. 8