Facile, direte, si beve nel bicchiere.
Sbagliato!
Mica il vetro è l'ideale per tutte le bevande.
Alcune cose le sapete, come dove bere il tè, ma altre ve le svelerò io...
TE'.
Il tè si beve nella porcellana.
Se si può, con un vaso di fiori davanti, qualche cuscino sul divanetto del salotto, la pioggia fuori, il fuoco nel camino, un libro nell'altra mano e Mr. Jackman di fianco.
CAFFE'
Il caffé si beve nella ceramica, ma anche nel bicchiere di coccio va bene.
Tazza grande, ovviamente.
Se si può, con il giornale e qualche pasticcino, mentre il sole sorge, col termo acceso e mentre Mr. Jackman ti massaggia le spalle augurandoti buona giornata.
CIOCCOLATA IN TAZZA
La cioccolata in tazza si beve nella tazza scheggiata della nonna, quella che usi solo per le occasioni speciali, al pomeriggio, nella mezza stagione, con le foglie che cadono, e la coperta calda sulle ginocchia, quando sei in pace col mondo e stai tranquillamente discorrendo nel patio di casa tua con Mr. Jackman.
VINO ROSSO
Il vino rosso si beve nel bicchiere di vetro. Questo sì. C'è altro da aggiungere? Sono disgrazie che si commentano da sé, come già diceva qualcuno. Ma l'importante è che l'altro bicchiere di vino ce l'abbia in mano Mr. Jackman, alla taverna osteria trattoria pizzeria balera dove state passando la consueta bellissima serata.
ACQUA
L'acqua si beve dal pentolino smaltato, presa dalla fonte, alle Gole del Vintgar, dalle Dolomiti o più semplicemente dal rubinetto, ma dal pentolino smaltato, mentre ti bei della tua casa, della sua quiete e del tuo selvaggiamente libero giardino dove Mr. Jackman sta passeggiando (o strappando le erbacce, a seconda della stagione).
BIRRA
La birra si beve nel boccale dell'Oktober Fest cui sei andata con Mr. Jackman, che ha rivelato un aspetto teutonico di dubbio gusto, sbronzandosi come nemmeno i più truci vichinghi del dì che fu, e di cui sfogli con inenarrabile gusto le foto, fatte stampare, perché anche il dolore è un piacere che va coltivato con cura.
VIN BRULE'
Il vin brulé si beve nel bicchierino di coccio, mentre ormai guardi Mr. Jackman che ride sguaiato, dato che è brillo come un somarello per tutto quello che gli hai fatto bere, e scopri per l'ennesima volta la triste, ma inconfutabilmente evidente realtà: è Wolverine che vuoi!
sabato 5 novembre 2016
venerdì 4 novembre 2016
ORO. Meglio non averne
"Tutti quelli che incominciano a toccare l'oro, non tornano indietro"
(Sebastiao Salgado)
"Io non mi distaccherò da una sola pepita, né da un singolo pezzo d'oro...."
(Smaug prima, e poi Thorin)
ORO. Meglio non averne.
(Sebastiao Salgado)
"Io non mi distaccherò da una sola pepita, né da un singolo pezzo d'oro...."
(Smaug prima, e poi Thorin)
ORO. Meglio non averne.
giovedì 3 novembre 2016
Il sole tra le dita, di Gabriele Clima
Il sole fra le dita by Gabriele Clima
My rating: 5 of 5 stars
Di questo libro ho assistito alla presentazione in occasione del festival letterario Parole al cartoccio a Cesenatico, perciò sono partita avvantaggiata. Il libro non ha deluso le mie aspettative, formatesi a seguito dell'ascolto dell'autore. E' intenso, intrigante, duro, con un aspetto di redenzione che apprezzo moltissimo e che vale per entrambi i personaggi, con un approfondimento di tematiche difficili quali la disabilità, l'abbandono da parte di un genitore, l'adolescenza, il fumo, condotto con stile scarno, senza moralismi, con occhio e parola attenti e rispettosi di una distanza necessaria.
Il fatto che alla fine del libro si scopra che la storia è nata ed è ispirata a persone vere...beh, questo è commovente e rinvigorente allo stesso tempo, e come direbbe Anna Frank, aiuta a ricordarsi dell'intima bontà del genere umano, del bene che porta in sé e che diffonde attorno a sé.
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My rating: 5 of 5 stars
Di questo libro ho assistito alla presentazione in occasione del festival letterario Parole al cartoccio a Cesenatico, perciò sono partita avvantaggiata. Il libro non ha deluso le mie aspettative, formatesi a seguito dell'ascolto dell'autore. E' intenso, intrigante, duro, con un aspetto di redenzione che apprezzo moltissimo e che vale per entrambi i personaggi, con un approfondimento di tematiche difficili quali la disabilità, l'abbandono da parte di un genitore, l'adolescenza, il fumo, condotto con stile scarno, senza moralismi, con occhio e parola attenti e rispettosi di una distanza necessaria.
Il fatto che alla fine del libro si scopra che la storia è nata ed è ispirata a persone vere...beh, questo è commovente e rinvigorente allo stesso tempo, e come direbbe Anna Frank, aiuta a ricordarsi dell'intima bontà del genere umano, del bene che porta in sé e che diffonde attorno a sé.
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