Credere nei romanzi d’amore
Uno dei rimpianti della mia vita è che non sono cresciuta
leggendo romanzi d’amore. Molte lettrici ricevono i primi romanzi da madri o
sorelle, ma mia madre, che era una bibliotecaria, questo genere non lo leggeva.
Quando, da adulta, ho scoperto il genere, è stato perfetto.
Era l’ideale per me. Perché anche se non avevo mai letto prima un romanzo d’amore,
ho capito subito che coincideva perfettamente con la mia visione del mondo.
Credo nella bontà degli esseri umani.
Credo che ognuno a
modo suo sia speciale.
Credo che le donne siano forti e resilienti.
Credo che gli eroi, in ogni sentiero della vita, siano
caratterizzati da nobiltà d’animo, gentilezza e bontà.
Credo che ogni donna possa avere il suo “e vissero felici e
contenti”.
Credo che la fiction spessa contenga più verità che tante
altre cose nel mondo.
Credo che la tensione sessuale sia uno dei modi migliori per
rendere avvincente un libro.
Credo che le persone che popolano i romanzi rappresentino il
ricco tessuto degli esseri umani che vivono accanto a noi nella realtà.
Credo che ciascuno dovrebbe poter leggere un libro con
personaggi che siano simili a se stesso; apprezzo la differenziazione sempre
più marcata all’interno del genere romance.
Credo nel potere dell’amore.
Infine, credo che la vita oggi si basi su delle false
premesse. Corporate America ci dice che quello che conta nella vita sono le
informazioni, i soldi e l’importanza sociale. Le emozioni vanno tenute al
minimo e preferibilmente non mostrate affatto.
Io sono in totale disaccordo con questa visione del mondo.
Invece vedo il mondo nel mondo in cui lo vedono le lettrici
di romanzi d’amore: un eroe può essere un miliardario o un muratore. L’amore è
più importante del denaro. E l’importanza di una persona ha più a che fare con
ciò che c’è nel suo cuore che con la macchina che guida.
Come dice Lisa Cron, autrice di Wired for story: “Le
emozioni non sono i punti deboli del sistema. Le emozioni SONO il sistema”.
Le lettrici di romanzi d’amore lo sanno. E il mondo è un
posto migliore grazie a loro.
Sheila Athens
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