domenica 12 giugno 2016

Come leggere 100 libri all'anno...


5 tips to read 100 #books a year #infographic
 

Questo secondo Darius Foroux.
Alcuni consigli sono buoni: leggere ciò che piace, ad esempio. E' il CONSIGLIO NUMERO 3. Perché comprare ciò che va di moda o è suggerito dalle riviste se non è un genere che ci appassiona? Perché comprare l'ultimo romanzo dell'autore italiano che furoreggia se l'autore italiano ci pare una ciofeca?
L'idea di base però, che per migliorare occorra educarsi e per educarsi occorra leggere, è fondamentale. Questo è il consiglio di base, quello su cui focalizzarsi.
Altri consigli mi sembrano più  ridicoli. Come il CONSIGLIO NUMERO 1. La pila dei libri da leggere fa polvere, non invoglia alla lettura. Ne bastano due.
La lettura polilibrica invece è ottima, se si riesce a staccare da un libro all'altro, e non sempre è così (soprattutto se il libro, la storia e la scrittura sono molto buoni, non li si riesce a contaminare con altro, secondo me). Lo troviamo suggerito come CONSIGLIO NUMERO 4.
Comprare molti libri non è così indubbiamente positivo come ritiene l'autore. Il rischio è la delusione. Piuttosto, valorizziamo le biblioteche e la possibilità di reperire libri gratis da parte degli autori (di solito per un periodo limitato, ma spesso nei siti principali di vendita di libri li si può trovare a un prezzo irrisorio o anche gratis se sono i primi di una serie). Era il CONSIGLIO NUMERO 1.
Leggere sempre. Questo è il CONSIGLIO NUMERO 2. Beh, sempre sempre....no. Quando mangio, leggo solo con l'ereader. Si sporcherebbero i libri (orrore!). E poi si perde il senso conviviale del pasto.
Dal medico: cioè una volta all'anno, per me. Consiglio utile solo se si è ipocondriaci.
Leggere al lavoro: ma anche no, meglio lavorare bene. In pausa pranzo magari, ma vedasi quanto sopra.
L'ultimo suggerimento è il migliore: ciao facebook, ciao tv, ciao whatsapp.
Ma soprattutto, e detto da una lettrice vorace che supera tranquillamente i 100 libri all'anno: anche nella lettura, come nell'amore, come nel cibo, conta più la qualità che la quantità!



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