venerdì 21 luglio 2017

Il margine di respiro, da H.D. Thoreau

Se ci limitiamo ai libri, siano pure i più scelti e i più classici, e leggiamo solo certe lingue scritte che non sono, poi, che dialetti o lingue di una determinata provincia, corriamo il pericolo di dimenticare il linguaggio che parlano tutte le cose e gli eventi - senza metafora - e che è il solo che sia ricco e compreso da tutti. (...)
Vuoi essere un lettore, un mero studente, o un veggente? Leggi il tuo destino, vedi ciò che ti sta davanti, e cammina nel futuro.
Non lessi libri, la prima estate; zappai fagioli. Non solo; spesso facevo di meglio. A volte non potevo permettermi di sacrificare a nessun lavoro, sia mentale che fisico, il fiore del momento presente. Amo che vi sia un largo margine di respiro, nella mia vita.
Pag 172.


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