sabato 19 novembre 2011

True blood

La passione del ponte dei morti è stato il telefilm True Blood. Tre stagioni da dodici episodi ciascuna, tutto in una settimana...un record per me.
Non è una serie televisiva per adolescenti! Se siete giovani, fatevi una cultura sui grandi classici del cinema, o riguardate le puntate di Scrubs che valgono sempre.
Tuttavia, se avete più di trent'anni, niente televisione, solo dvd o videocassette da bambini, giornate molto piene e che vi drenano tutte le energie, siete da poco approdate all'urban fantasy, avete il pallino per le storie d'amore travagliate...allora potrebbe piacervi.
Come sono arrivata a questo telefilm? Sul blog di una casa editrice c'era un post sui vampiri più attraenti di film e telefilm. Conteneva qualche idea davvero azzeccata, alcune assolute scempiaggini e soprattutto mi ha fatto rendere conto che i tre quarti di quei personaggi non avevo neanche idea di chi fossero! Non che percepissi questo come un limite! Infatti anche solo le foto mi facevano vedere che erano prodotti per un target prevalentemente adolescente, di cui non faccio più parte da qualche anno (ah ah ah!). Però sono rimasta colpita da quanto poco mi sembrassero adatti al genere vampiresco il terzo classificato e il primo, entrambi dalla serie True Blood. Nulla a che vedere con il mio personale immaginario del vampiro romantico (fondamentalmente centrato su Gary Oldman, e purtroppo battuto alla grande dal mio ben più ricco immaginario del vampiro crudele e mostruoso). I libri di Charlaine Harris, di cui avevo informazioni, non mi erano sembrati così interessanti e non li avevo letti. Ho deciso di dare una possibilità al telefilm e l'ho recuperato.
Beh...mi è piaciuto, soprattutto per la vena romantica. Mi interessa davvero poco l'intreccio giallo, le scene troppo esplicite o violente mi sono sembrate di cattivo gusto ed eccessive, i personaggi secondari sono o insopportabilmente noiosi o francamente detestabili (primo caso: Sam, secondo caso: Jason e Tara; fa eccezione  Hoyt), ma la storia d'amore tra Bill e Sookie mi ha appassionato e coinvolto!
E come al solito ho scoperto che quasi tutte le appassionate dei libri e del telefilm preferiscono Erik, l'altro protagonista maschile. Mi sono chiesta il perché, e pare che nei libri il tenebroso Bill si riveli un gran bastardo sfruttatore meschino e ipocrita. Nelle tre serie televisive non mi era proprio sembrato così negativo: certo, si capisce che ha dei segreti e che non dice del tutto la verità a Sookie, ma voglio dire...è pur sempre un uomo, no? (Sì, lo so che non è proprio un "uomo"...ma il concetto è quello). Anzi, l'essere così combattuto e reticente era uno dei tratti del suo fascino ai miei occhi.
Allora ho letto il primo libro della serie, opera di Charlaine Harris, per cercare di capire questa assoluta differenza di giudizio. Effettivamente nel telefilm hanno fatto un gran lavoro sul personaggio di Bill! Nel libro non è molto carismatico, sebbene il romanzo abbia qualche pregio, tra cui l'ironia della protagonista, che nel telefilm mi sembra si sia un po' persa. Comunque il suo personaggio è abbastanza amorfo, se nel telefilm rischia la vita per salvare Sookie qui è addirittura fuori città quando il mistero si risolve, ha delle battute di spessore inesistente e alla fine del libro ci si chiede per quale motivo Sookie si sia innamorata di lui. Quindi, lode al telefilm! Che io continuerò a considerare la mia fonte per Bill. E che quindi decisamente preferisco a Erik. Nonostante il taglio di capelli, e nonostante il modo ridicolo in cui i canini divengono prominenti (che vale comunque per tutti i vampiri del telefilm!).

     

Ah, dimenticavo! Il personaggio della serie che mi ha colpita di più, tuttavia, è Godric! Peccato ci sia stato solo in due episodi!

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