Giorno settimo del Read-a-romance-month, e un incredibile invito da parte di Suzanne Brockmann. Ancora più straordinario perché per me...è lei fuori dalla mia comfort zone!
Il romanzo: qualcosa per ciascuno
Il genere del romanzo d’amore è così vasto e vario che
sembra che non ci sia solo un libro per ogni lettore, ma un sottogenere per
ogni lettore.
Più leggiamo, più scopriamo quali generi ci piacciono – e
grazie alle raccomandazioni possiamo trovarne altri (quasi) uguali. Pian piano
troviamo la nostra “comfort zone” nel sottogenere che amiamo leggere.
O scrivere.
Io scrivo soprattutto romanzi contemporanei che ricadono nel
sottogenere “romantic suspense”. In particolare, scrivo libri
dram-militar-azion-avventur-romantici.
Scrivo questo sottogenere perché me lo chiedono, lettori ed
editori. Ma lo scrivo anche perché è nella mia “comfort-zone” di autrice.
Ma come lettrice? Il più delle volte evito i libri con
protagonisti dei militari. Ne ho abbastanza di quelli che scrivo. Per ricrearmi
leggo di duchi e figli di conti, o di debuttanti del profondo sud degli Stati
Uniti, minacciate da serial-killer.
Quando leggo, mi piace fuggire in un mondo che sia altro dal
mio, quello reale o quello delle mie storie.
Voglio calarmi nella pelle di qualcuno che mi sia estraneo,
e vivere per un po’ di tempo una vita che mi porta fuori da tutto ciò che
conosco e mi fa percorrere un po’ di strada – o tanta – nei passi di qualcun
altro.
Voglio delle esperienze nuove.
A volte temo che la cosa che più spesso celebro dei romanzi
d’amore, il fatto che ci sia una moltitudine di sottogeneri, sia anche la cosa
che ci consente, come lettori, di rimanere sicuri e tranquilli all’interno
degli ambiti che abbiamo scelto.
E non sto parlando degli ambiti come ambientazioni. A parer
mio, un lettore che legga solo paranormal è tanto isolato quanto uno che legga
solo Regency.
Voglio essere chiara: non ho
intenzione di minimizzare l’importanza delle letture in “comfort zone”.
Ciascuno di noi necessita di libri che gli diano sollievo, consolazione, relax,
e tranquillità. Ma come riconosciamo l’utilità della comfort zone, non dovrebbe
esserci un tempo anche per le letture che ci mettano in difficoltà, quelle che
siano una sfida, i libri che sono fuori dalla nostra comfort zone e ci spingono
ad allargare i nostri orizzonti?
Lo ammetto, spesso non leggo
al di là dei generi che conosco e amo. (E per chi tra di voi che spesso
includono “sfide personali” tra i libri da leggere, bravi! Queste parole
servano di sprone a coloro tra noi che si sono adagiati nel loro spazio di
tranquillità).
Oggi, in onore del
Read-a-romane-month, chiedo a ciascuno di leggere un libro fuori dal proprio
ambito solito.
Siate coraggiosi, e leggete
un romanzo da un sottogenere che non avete mai provato.
O ancora più sfrenati, e
leggete un libro da un sottogenere che avete provato, e deciso che “non fa per
voi”.
Scegliete un autore che non
avete mai letto. Un libro con personaggi che vivono in tempi o luoghi diversi
da quelli a cui siete abituati. Leggete di persone di un altro colore o fede o
orientamento. Leggete di persone di un’altra cultura, paese o società.
Ho avuto un’esperienza
interessante con lo spettacolo televisivo Friday Night Lights. Ero certa che
non facesse per me: scuola superiore, football, il religioso Texas…? No,
grazie, non ho nulla in comune con questo mondo che ruota attorno allo sport, e
ho di meglio da fare. Ma gli amici continuavano a insistere che lo guardassi. Alla
fine l’ho fatto e, con grande piacere, ho scoperto che ho più cose in comune
con la popolazione di Dillion in Texas di quante mai avrei immaginato. E la mia
vita è migliorata per il fatto chi essermi immedesimata in loro.
Perciò sforziamoci e
sfidiamoci come lettori e vi prometto che, come scrittrice, di tanto in tanto
farò lo stesso!
Suzanne Brockmann
Beh, accidenti!! |
Autrice di cui qualcosa è stato pubblicato, ma mi pare che abbiano interrotto la serie. |
Sbaglio, o questa copertina non c'azzecca? |
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