Ancora dal Read-a-Romance-month, giorno sesto.
Peggio per chi non legge
Non capirò mai chi non legge. Capisco il non aver tempo.
Ormai, anche io ho bisogno di calma e tranquillità per sprofondarmi
in un libro. Quand’ero giovane, mi bastava prenderlo in mano e BAM! ero dentro
la storia. Ora è più difficile, la vita si è riempita di cose che mi distraggono.
Però, non VOLER leggere? Snobbare le storie? Conoscerle solo
attraverso la visione di qualcun altro, su uno schermo cinematografico o
televisivo?
Bleah.
Leggere è uno degli atti umani più intimi. Non ci sono due
persone che possano leggere o sperimentare un libro nello stesso modo.
Perché quando leggiamo, non è solo che decodifichiamo le parole, ma diamo loro
vita. I personaggi acquistano profondità in base alla nostra personale
esperienza di vita. Io ho ripreso in mano libri che lessi trent’anni fa, e la
lettura è stata completamente differente perché ora io sono diversa, capisco
più cose e ho più compassione, e, spero, la saggezza che una buona vita porta.
Questo mi fa sentire più viva. Più consapevole.
Sono una lettrice serale. Mi occorre la mini-vacanza che il
libro mi offre per metabolizzare la giornata.
E la mia scelta cade e cadrà sempre sui romanzi d’amore.
Per prima cosa, nessun altro genere ha una tale varietà e
ampiezza. Ci sono tante possibilità allettanti. I personaggi ti arrivano in
tutte le forme, taglie, e modi di vivere. C’è umorismo, tenerezza, disperazione
da strappare il cuore e vittorioso sollievo. Anche se l’eroina è una mutaforma
o un vampiro o una poliziotta di strada, ci possono essere amore e accoglienza.
Inoltre, dopo un giorno pieno di impegni che non finiscono
mai, e la certezza di altri giorni identici a venire, io ho bisogno dell’avventura che un
romanzo d’amore mi offre.
Il racconto di come si scopre l’amore e di come esso
ci si coinvolga mi ricorda ogni giorno che la vita è preziosa quanto più è
ricca di persone, luoghi e cose che amo. Che l’eroina stia lottando per salvare
l’impresa vinicola di famiglia, che stia combattendo i pirati nei Caraibi o
progettando il ballo in una piccola città americana o in una sala da cerimonia
inglese, lei sa, e io sono del tutto d’accordo, che è un miracolo quotidiano ma
prezioso quello di poter amare, e poter amare bene…e che le parole “e vissero
per sempre felici e contenti” non dovrebbero mai essere date per scontate.
Cathy Maxwell
Due copertine graziose e simpatiche, moderne direi. |
No, sulle scale proprio no! E risistemati la camicia, debosciato! |
Beh, diciamo che non c'è male. |
Un libro di cui è stat cambiata la copertina: decisamente, ci spinge alla passione vintage! |
E due copertine delle edizioni italiane...Ma che facce che hanno 'ste donne! |
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