Libri con angeli
(ultimamente pubblicati)
L.A. WEATHERLY, Angel
(urban fantasy per adolescenti)
La protagonista è figlia di un angelo (che si scoprirà
essere il capo dei cattivissimi angeli arrivati per primi per organizzare
l’invasione della terra), anche se non si sa bene come possa essere stata
concepita. Gli angeli sono infidi e si nutrono degli umani, portando via la
loro energia vitale e riducendoli in fin di vita o comunque debilitandoli al
punto che contraggono gravi malattie. Tuttavia, sono amati e accolti con gioia
dalla gran parte degli esseri umani, perché la “Chiesa degli angeli” che hanno
fondato promette (e brevemente assicura…brevemente perché gli umani coinvolti
muoiono ben presto!) agli esseri umani la felicità. La giovane Willow, aiutata
da un altrettanto giovane cacciatore di angeli (ma quelli cattivi o quelli, si
verrà a sapere, della resistenza, cioè coloro che rifiutano un modo di nutrirsi
che porti alla morte degli esseri umani?), dovrà compiere un lungo percorso per
trovare se stessa e iniziare a capire il suo ruolo nella storia (e ovviamente
c’è una profezia che la riguarda: che banalità trita e scontata). Un romanzo
per adolescenti non eccelso, di medio livello, spesso un po’ trascinato nella
trama e con qualche ingenuità di troppo. Poche figure appaiono ben
tratteggiate, le altre sono niente più che mascherine. Se al posto di angeli
fossero stati alieni, sarebbe stata la stessa cosa: quindi non è un romanzo che
parla di angeli.
GENA SHOWALTER, Demon’s
angel
(paranormal romance per adulti)
C’è un esplicito riferimento a Dio, al valore salvifico del sacrificio, alla gioia che viene portata dagli angeli e al male che da loro viene combattuto. Per il resto, però, lasciamo perdere: storia banale e personaggi insipidi. Trama: l’angelo Olivia rifiuta di uccidere Aeron, custode del demone dell’Ira, perde le ali e se ne va da lui sulla terra, e poi…(censura). Lui all’inizio la rifiuta, anche perché a causa di Olivia il demone Legione, amica di Aeron, è costretta ad andarsene, ma poi…(censura). Prima sta male lei, poi viene ferito lui, e negli intermezzi…(censura). Alla fine l’angelo Lysander lo affronta e Aeron accetta di farsi uccidere per salvare Olivia e Legione. Ma Olivia, ritornata angelo, ottiene che possa tornare a vivere, lo va a prendere in una specie di Limbo celeste e poi…(no, niente censura, ma un più normale happy end).
MELISSA DE LA CRUZ, L’angelo
tradito
Operazione commerciale: mettiamo insieme qualche adolescente,
un college, la reincarnazione, il vampirismo e i miti degli angeli, mescoliamo,
creiamo un po’ di suspence con qualche delitto…e il prodotto c’è, e viene pure
pubblicizzato alla grande. Però è letterariamente amorfo, noioso, banale, privo
di pathos e con una capacità di narrazione che rasenta lo zero assoluto.
Personaggi ridicoli: angeli millenari combattenti che pensano e si comportano
come ragazzini: si innamorano dopo quattro chiacchiere, sono fissi nelle loro
invidie e gelosie e propositi di vendette, si ricredono, sridacchiano…Penoso.
E’ ambientato in Italia, ma secondo l’autrice il monte Rosa sta tra la Liguria
e la Toscana. Gli italiani sono fermi all’età della pietra (paesini arretrati,
briganti…) e non riescono a pronunciare bene il nome Schuyler (cosa siamo, deficienti?!). Addirittura
ci sono folti boschi tra la Liguria e la Toscana. I Petruviani, la Firenze del
1452, donne che diventano spose umane di Lucifero, Caterina da Siena, famigli
qua e là…mescolamenti e rielaborazioni di dubbio gusto e non motivati da altro
che gettare lì un nome. Patetico.
“A Jack non serviva altro. Con un feroce ruggito, spezzò le
funi e si trasformò nel terribile Angelo della Distruzione, magnifiche ali nere
gli spuntarono dalla schiena, corna ricurve con punte di diamante e occhi di un
agghiacciante color cremisi. Afferrò il cacciatore di taglie ormai tremante e
lo stritolò tra gli artigli. (…) Schuyler poggiò delicatamente una mano sulle
ali piumate di Abbadon, sentendo il grande potere che si celava sotto la loro
setosa leggerezza. Una volta si era spaventata nel vederlo sotto quelle
spoglie, ma adesso che conosceva il suo volto vero e terrorizzante lo trovava
bellissimo. Lui si girò; in forma di Abbadon non somigliava per niente a Jack,
eppure era più che mai il ragazzo che Schuyler amava.” (p. 79: già, meraviglioso.
De gustibus…).
“Mimi era sconvolta. Sapeva che non tutti nella Congrega
erano felici di avere Azrael come Reggente, e che molti non avrebbero mai
perdonato lei e Abbadon, né avrebbero mai dimenticato il ruolo che avevano
avuto nella rivolta contro l’Onnipotente. Con ogni probabilità, davano ancora
la colpa a loro per l’esilio. Ma dirglielo in faccia così!” (Pag. 136. Già, è
tutto un problema di bon ton!).
“Doveva togliere le barriere. Ora. Azrael entrò nella malia,
il terribile Angelo della Morte, una regina bianca che brandiva una spada nera
illuminata dalla luce del cielo. Le ali si spalancarono, raggiungendo i due
metri di apertura. Pronunciò le parole che solo Michael aveva pronunciato prima
di lei. Le barriere caddero, e in un istante la malia si riempì di tutti gli
spiriti dei vampiri viventi….” (pagg. 148-149. Un po’ di malia qua, un po’ di
malia là, et voilà! Il prodotto commerciale è bell’e sfornato.).
“Mimi le piaceva abbastanza, anche se l’antico ricordo della
rivolta dei Sangue Blu era ancora vivido nella sua memoria, quasi fosse appena
successo. Azrael e Abbadon avevano guidato la guerra all’Onnipotente – avevano
aiutato la Stella del Mattino a mettere insieme una legione dei migliori.
“Siamo noi gli dèi adesso” aveva detto Azrael alle sue armate. “Possiamo
regnare nel paradiso.” La grande e potente regina guerriera li aveva adulati e
persuasi, convincendoli che erano stati scelti uno per uno grazie alla loro
grande forza. Come potevano rifiutare?” (pag 158. Come potevano rifiutare?
Dicendo no, è ovvio! Ma cosa sono, dei mocciosi o dei veri angeli guerrieri?!).
“Poi Deming capì: il simbolo dell’unione nel filmato. I
Sangue d’Argento si erano accoppiati con donne umane. Paul Rayburn era il
figlio di un demone, era un Nephilim. Il figlio bastardo di un Croatan e una
Sangue Rosso. “Tu non dovresti esistere” gli disse. “Ai vampiri fu negato il
dono di creare la vita.” Persino la figlia di Allegra era considerata un
Abominio da alcuni nella loro comunità. Nessuno sapeva come fosse nata
Schuyler. “Eppure esisto. E non sono il solo. State attenti, vampiri. Perché
non siete i soli orfani dell’Onnipotente su questa terra”.” (pag 225: no, ma
perché non aggiungi qualche altro nome?! Santo cielo, devi proprio arrivare a quel numero di pagine, eh?).
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