sabato 8 dicembre 2012

J.R. Ward, Un amore disperso e L. Adrian, Il bacio svanito

I titoli messi sopra sono ironici: raccontano la storia della mia disaffezione per le serie di queste due autrici.

Come ho spiegato in uno dei primi post, mi sono avvicinata al genere urban fantasy recentemente, e una delle prime serie che ho letto è quella di J.R. Ward, che appassiona schiere di ragazze.
All'inizio in effetti ha appassionato anche me. In particolare il secondo e il terzo libro, che ho trovato intriganti, intensi, interessanti. Dal quarto, però, sono iniziati i miei dubbi, insieme a qualche delusione. Adesso, preso il sesto (e preso solo perché il protagonista è Phury) ho deciso di non acquistare più questa serie. (Sarà che non sono più una ragazza da un po' di anni?)

La copertina del terzo libro della serie della Ward.
Non metto anche la copertina italiana: ce ne sono volute cinque
perché ci fosse un'immagine azzeccata...
Mi è successa la stessa cosa con la serie della Stirpe di mezzanotte di Lara Adrian: il primo libro non mi è piaciuto granché, il secondo e soprattutto il terzo mi hanno presa e colpita molto, il quarto l'ho trovato piuttosto noioso e gli altri mi sono sembrati mere riprese dei primi, o variazioni poco coinvolgenti. In particolare dal personaggio di Andreas Reichen mi aspettavo molto di più, ahimé.

Quindi ho scelto di concentrare le mie (scarse) finanze nell'acquisto di altre opere, continuando con le serie che finora non mi hanno delusa quasi mai, e che giudico un po' più ricche di ironia: Immortals after dark di Kresley Cole, la serie di Cat e Bones di Jeaniene Frost, quella di Charley Davidson, i Dark-Hunters di Sherrilyn Kenyon, la serie Psy/Changeling di Nalini Singh (in inglese, per ora) e la serie Demonica di Larissa Ione.

Quali sono però le ragioni della mia disaffezione per la Ward e la Adrian?

Mi riferisco prima alla serie della Ward.

Mio caro Phury...perché sei stato così bistrattato?!

Beh, innanzitutto il fatto che i libri stiano virando verso l'urban fantasy e si concentrino meno sulla storia d'amore tra i due protagonisti è una caratteristica che personalmente non riesco ad apprezzare molto. Anche perché l'intreccio urban fantasy di questi libri non mi smuove affatto. In altri casi lo apprezzo, e molto, come nella serie Psy/Changeling di Nalini Singh, o in quella di Cat e Bones di Jeaniene Frost. Qui, non mi prende proprio. I cattivi mi sembrano macchiette o bambini viziati: quando ci sono le loro parti, penso sempre "Oddio, no, e adesso che scemenze dovrà dire/fare? Quanto la tira lunga?!" Il fatto che non ci si concentri più su una sola coppia protagonista, di libro in libro, può dare più movimento, ma la storia d'amore a mio parere ne risente perdendo in profondità.
Inoltre non mi è piaciuto come la Ward ha scelto di affrontare certi temi, dall'uso di droghe agli abusi al sadomasochismo. Considero positivo che si tratti di certe tematiche anche in un genere letterario considerato per definizione "leggero", ma certe volte mi è parso che queste tematiche siano state trattate concentrandosi morbosamente su certi aspetti e tralasciando di approfondire la modalità attraverso cui il personaggio cercava o poteva riuscire a trovare un equilibrio, equilibrio che passa solo attraverso la costituzione di un rapporto di coppia con la donna amata. In certi casi mi sembrava che l'intento fosse sdoganare o riabilitare un certo tipo di pratiche più che spiegare perché il personaggio si comportava in quel modo e come considerava la sua stessa dipendenza (dalla violenza, dalla droga, dal sadismo). Per carità, è qualcosa che vediamo e ascoltiamo comunemente nei mass-media, ma da queste scrittrici mi aspettavo un approfondimento e una capacità di visione più articolati.
Non mi sono piaciuti gli elementi religiosi, che spesso mi sembrano campati per aria, del tutto fuori di contesto o semplicisticamente anarchici. Non mi piacciono molto le figure femminili (salvo solo Mary e, per quanto non dettagliata come altre figure, Cormia...). E onestamente mi sono stancata di leggere che questi uomini vanno in giro senza mutande sotto i jeans! Bleah! E poi avete presente quella certa scena di "Tutti pazzi per Mary"?!

Non posso mettere la famosa scena...brr! Comunque già Stiller conciato così dà una prima idea
 di quanto la scena sia  raccapricciante...


La Adrian mi aveva fatto cadere le braccia con la trovata degli alieni e il primo libro mi sembrava un po' troppo simile al primo della Ward, ma in compenso alcuni suoi intrecci mi avevano colpita molto. Certi personaggi, in particolare femminili, mi avevano stupita. Però negli ultimi libri è stato tutto molto prevedibile e i personaggi ben poco originali. Ora devo ammettere che la serie mi sta sempre più stancando, è divenuta piuttosto ripetitiva e sono pochi i personaggi che mantengono spessore. Purtroppo, ogni personaggio è interessante nei libri che precedono il proprio, quando viene abbozzato, poi, quando diventa protagonista, tutto si affloscia, è piuttosto una ripetizione di altri caratteri, e anche le vicende di innamoramento ormai sono piuttosto consuete e note. Ma in una serie occorre secondo me essere capaci di innovare e rinnovarsi, come ha splendidamente fatto Nalini Singh negli ultimi volumi della serie Psy/Changeling.

La copertina italiana di quello che è, a mio giudizio, il miglior libro della serie Midnight Breed.


Quindi non mi posso più accodare alle schiere di ferventi sostenitrici della Ward e della Adrian...ed è per questo che risparmio un post su queste due serie.


Mi rimangono almeno alcune cose belle: Tegan, Phury, Zsadist col volto di Wentworth Miller, "Smith" come Rhage...


Wentworth Miller, il volto con cui mi figuro Zsadist

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