giovedì 19 marzo 2015

La casa più grande del mondo, di Leo Lionni

La casa più grande del mondoLa casa più grande del mondo by Leo Lionni
My rating: 5 of 5 stars

Bello bello.
Belle le illustrazioni, belle le parole, dura ma essenziale la lezione.
Non è nella grandezza che si trova la gioia, ma nella soddisfazione e nel godimento di ciò che si ha.
Non avrei mai potuto prevedere che un libro sulle lumache mi sarebbe piaciuto tanto, ma credo che sia uno dei libri più francescani che ho letto in vita mia.

"Io la terrò sempre piccola, e quando sarò grande andrò dove mi piacerà". E così un giorno andò a vedere il mondo.

La presentazione dal sito di Babalibri:

BISOGNA ESSERE LEGGERI PER POTER GIRARE IL MONDO

Una lumachina dichiara a suo papà che da grande avrà la casa più grande del mondo. E il suo papà le racconta la storia di una lumaca che aveva il suo stesso desiderio e che alla fine, a furia di spingere e desiderare e sforzarsi, riuscì ad ottenere un guscio enorme, colorato e bellissimo. Davvero la casa più grande del mondo… Peccato che poi non riuscì più a muoversi: la sua bellissima e grandissima casa era troppo pesante! La lumachina dà ascolto al padre e decide di avere da grande la casa più piccola del mondo. Così leggera che può spostarla in giro per il mondo!


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giovedì 12 marzo 2015

Dialogo notturno, ancora



Mamma: - Vai ad accendere la luce, che con 'sto buio mi viene l'angoscia!
Figlio: - Nooo...il buio è simbolico! Rappresenta le cose municipiali, insomma, tipo le ragnatele, le cose vecchie!

(??)
(Cos'è 'sta infilata di concetti tra il metafisico, l'astruso e il vintage?!)
(Le cose MUNICIPIALI?!)
(...)



lunedì 9 marzo 2015

Inventario illustrato delle meraviglie del mondo, di Virginie Aladjidi e Emmanuelle Tchoukriel

Inventario illustrato delle meraviglie del mondoInventario illustrato delle meraviglie del mondo by Emmanuelle Tchoukriel
My rating: 5 of 5 stars

Sapevo che mi avrebbe fatto sorgere variegate utopie di viaggi e molteplici desideri impossibili, ma non ho resistito, e l'ho comprato lo stesso. Non è economico, ma è una di quelle opere che ricordano gli albi illustrati della mia infanzia, quelli con la copertina rigida, la rilegatura fatta a regola d'arte, le illustrazioni che quietamente urlavano di mesi dedicati alla loro stesura, le parole calibrate perché se si andava in stampa un libro era un libro, e doveva essere perfetto.
Questo lo è, quasi: c'è un refuso a pag 2, "incarnare una tappa significativa nella storia dell'architettura o della tecnologica", ahimè svista di revisione immagino.
Per quel che riguarda le illustrazioni, l'albo è perfettamente riuscito. Le immagini, tratteggiate con china e penna Rotring e dipinte ad acquerello, ricordano infatti i disegni naturalistici, e hanno quella leggerezza e grazia che ti fa immaginare le architetture e i palazzi e le chiese in una sorta di atmosfera rarefatta, di silenzio di contemplazione, come, che so, nelle immagini del Ponte Carlo in un mattino di nebbia, o di Santa Maria del Fiore all'alba, o di Parigi in una gelida mattina d'inverno.
Delle 82 Meraviglie del Mondo scelte dalle autrici tra i siti riconosciuti dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità, ne ho viste solo 12, ma la cosa più bella è che questo volume non mi ha fatto solo venire voglia di vederne altre (almeno quelle in Europa!), ma mi ha fatto pensare di fare un quaderno simile per le bellezze che già abbiamo visitato, visto, gustato. Magari non avrà delle illustrazioni così fini, ma le nostre foto sgranate o dalle pose sgraziate o dalle prospettive non sempre riuscite, ma sarà il nostro "Inventario delle meraviglie del mondo per noi". Grazie per l'idea, Emmanuelle e Virginie!

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domenica 1 marzo 2015

Le dodici fatiche di Ercole, di Anne Jonas e Frédéric Pillot

Le dodici fatiche di ErcoleLe dodici fatiche di Ercole by Anne Jonas
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicate in albo di grande formato, con illustrazioni suggestive e non convenzionali, le fatiche di Ercole ci vengono riproposte in una traduzione dal francese che si attesta su un registro forse un po' troppo elevato per un lettore o uditore bambino. La narrazione risulta appesantita dai tanti epiteti scelti forse per evitare le ripetizioni o forse per l'apparente afflato epico. Il tono forbito del discorso non rende molto coinvolgenti le vicende, nemmeno quelle più tragiche o commoventi.
Il pregio del libro sono piuttosto le immagini, piuttosto forti per temi e scene, ma dotate di grande movimento e espressività. Sia quelle a pagina intera (e si tratta di una dimensione da foglio A4) che quelle a pié di pagina sono mosse, pittoricamente intense, cromaticamente vivide, espressivamente forti, con una icasticità di pose e atteggiamenti che richiama la scultura classica greca. L'immagine di Era addormentata su un letto di nuvole, mentre Zeus porge verso il suo seno il bimbetto Eracle affinché succhi il latte per divenire immortale (e le gocce di latte che continueranno a sgorgare dal seno della dea formeranno la Via Lattea, secondo il mito) è molto bella.
Trovo che sia un neo l'aver adattato i nomi latinizzandoli tutti, cosicché Eracle diviene Ercole, Zeus Giove, Era passa ad essere Giunone eccetera...ma perché?
Consigliato per i bimbi nel periodo della passione per i miti greci, con la lettura semplificatrice e vivacizzante di un adulto.








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