Un vecchio post mai pubblicato. Ora riletto e apprezzato.
Perché la letteratura migliora la vita, o almeno contribuisce a renderla meno pesante e più sopportabile.
Quando vango l'orto, penso a Cora di Wild Oats di Pamela Morsi. E mi faccio forza. Con un pensiero positivo, di speranza.
Quando porto l'acqua con i secchi per innaffiare l'orto, penso a Anna dai capelli rossi, e non mi dispero.
Quando sono impegnata nella trasformazione di tutta la frutta sull'orlo della poltiglia in gustose marmellate, penso a La stagione delle conserve.
Quando uso il decespugliatore, poto le piante, pianto chiodi o faccio altri lavori tradizionalmente maschili, penso a Karen Blixen ne La mia Africa. Se ce l'ha fatta lei, io mica ho una piantagione di caffé: posso farcela.
Quando penso all'amore dato e ricevuto, penso a Lezioni di piano di Jane Campion. Lo so che non è un libro.
Quando una lezione mi riesce particolarmente bene, penso a Reuven di Danny l'eletto di Chaim Potok, e ricordo che cosa significa studiare e insegnare e quale ne è il frutto.
Quando il bambino mi fa delle domande a cui è difficile rispondere, o la cui risposta ti strazia il cuore mentre la dai, penso a La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne.
(continua...)