martedì 6 dicembre 2011

Libri con angeli



Libri con angeli 
(ultimamente pubblicati)

L.A. WEATHERLY, Angel 
(urban fantasy per adolescenti)



La protagonista è figlia di un angelo (che si scoprirà essere il capo dei cattivissimi angeli arrivati per primi per organizzare l’invasione della terra), anche se non si sa bene come possa essere stata concepita. Gli angeli sono infidi e si nutrono degli umani, portando via la loro energia vitale e riducendoli in fin di vita o comunque debilitandoli al punto che contraggono gravi malattie. Tuttavia, sono amati e accolti con gioia dalla gran parte degli esseri umani, perché la “Chiesa degli angeli” che hanno fondato promette (e brevemente assicura…brevemente perché gli umani coinvolti muoiono ben presto!) agli esseri umani la felicità. La giovane Willow, aiutata da un altrettanto giovane cacciatore di angeli (ma quelli cattivi o quelli, si verrà a sapere, della resistenza, cioè coloro che rifiutano un modo di nutrirsi che porti alla morte degli esseri umani?), dovrà compiere un lungo percorso per trovare se stessa e iniziare a capire il suo ruolo nella storia (e ovviamente c’è una profezia che la riguarda: che banalità trita e scontata). Un romanzo per adolescenti non eccelso, di medio livello, spesso un po’ trascinato nella trama e con qualche ingenuità di troppo. Poche figure appaiono ben tratteggiate, le altre sono niente più che mascherine. Se al posto di angeli fossero stati alieni, sarebbe stata la stessa cosa: quindi non è un romanzo che parla di angeli.


GENA SHOWALTER, Demon’s angel
(paranormal romance per adulti)



C’è un esplicito riferimento a Dio, al valore salvifico del sacrificio, alla gioia che viene portata dagli angeli e al male che da loro viene combattuto. Per il resto, però, lasciamo perdere: storia banale e personaggi insipidi. Trama: l’angelo Olivia rifiuta di uccidere Aeron, custode del demone dell’Ira, perde le ali e se ne va da lui sulla terra, e poi…(censura). Lui all’inizio la rifiuta, anche perché a causa di Olivia il demone Legione, amica di Aeron, è costretta ad andarsene, ma poi…(censura). Prima sta male lei, poi viene ferito lui, e negli intermezzi…(censura). Alla fine l’angelo Lysander lo affronta e Aeron accetta di farsi uccidere per salvare Olivia e Legione. Ma Olivia, ritornata angelo, ottiene che possa tornare a vivere, lo va a prendere in una specie di Limbo celeste e poi…(no, niente censura, ma un più normale happy end).


MELISSA DE LA CRUZ, L’angelo tradito
(urban fantasy per dementi)




Operazione commerciale: mettiamo insieme qualche adolescente, un college, la reincarnazione, il vampirismo e i miti degli angeli, mescoliamo, creiamo un po’ di suspence con qualche delitto…e il prodotto c’è, e viene pure pubblicizzato alla grande. Però è letterariamente amorfo, noioso, banale, privo di pathos e con una capacità di narrazione che rasenta lo zero assoluto. Personaggi ridicoli: angeli millenari combattenti che pensano e si comportano come ragazzini: si innamorano dopo quattro chiacchiere, sono fissi nelle loro invidie e gelosie e propositi di vendette, si ricredono, sridacchiano…Penoso. E’ ambientato in Italia, ma secondo l’autrice il monte Rosa sta tra la Liguria e la Toscana. Gli italiani sono fermi all’età della pietra (paesini arretrati, briganti…) e non riescono a pronunciare bene il nome Schuyler (cosa siamo, deficienti?!). Addirittura ci sono folti boschi tra la Liguria e la Toscana. I Petruviani, la Firenze del 1452, donne che diventano spose umane di Lucifero, Caterina da Siena, famigli qua e là…mescolamenti e rielaborazioni di dubbio gusto e non motivati da altro che gettare lì un nome. Patetico.

“A Jack non serviva altro. Con un feroce ruggito, spezzò le funi e si trasformò nel terribile Angelo della Distruzione, magnifiche ali nere gli spuntarono dalla schiena, corna ricurve con punte di diamante e occhi di un agghiacciante color cremisi. Afferrò il cacciatore di taglie ormai tremante e lo stritolò tra gli artigli. (…) Schuyler poggiò delicatamente una mano sulle ali piumate di Abbadon, sentendo il grande potere che si celava sotto la loro setosa leggerezza. Una volta si era spaventata nel vederlo sotto quelle spoglie, ma adesso che conosceva il suo volto vero e terrorizzante lo trovava bellissimo. Lui si girò; in forma di Abbadon non somigliava per niente a Jack, eppure era più che mai il ragazzo che Schuyler amava.” (p. 79: già, meraviglioso. De gustibus…).

“Mimi era sconvolta. Sapeva che non tutti nella Congrega erano felici di avere Azrael come Reggente, e che molti non avrebbero mai perdonato lei e Abbadon, né avrebbero mai dimenticato il ruolo che avevano avuto nella rivolta contro l’Onnipotente. Con ogni probabilità, davano ancora la colpa a loro per l’esilio. Ma dirglielo in faccia così!” (Pag. 136. Già, è tutto un problema di bon ton!).

“Doveva togliere le barriere. Ora. Azrael entrò nella malia, il terribile Angelo della Morte, una regina bianca che brandiva una spada nera illuminata dalla luce del cielo. Le ali si spalancarono, raggiungendo i due metri di apertura. Pronunciò le parole che solo Michael aveva pronunciato prima di lei. Le barriere caddero, e in un istante la malia si riempì di tutti gli spiriti dei vampiri viventi….” (pagg. 148-149. Un po’ di malia qua, un po’ di malia là, et voilà! Il prodotto commerciale è bell’e sfornato.).

“Mimi le piaceva abbastanza, anche se l’antico ricordo della rivolta dei Sangue Blu era ancora vivido nella sua memoria, quasi fosse appena successo. Azrael e Abbadon avevano guidato la guerra all’Onnipotente – avevano aiutato la Stella del Mattino a mettere insieme una legione dei migliori. “Siamo noi gli dèi adesso” aveva detto Azrael alle sue armate. “Possiamo regnare nel paradiso.” La grande e potente regina guerriera li aveva adulati e persuasi, convincendoli che erano stati scelti uno per uno grazie alla loro grande forza. Come potevano rifiutare?” (pag 158. Come potevano rifiutare? Dicendo no, è ovvio! Ma cosa sono, dei mocciosi o dei veri angeli guerrieri?!).

“Poi Deming capì: il simbolo dell’unione nel filmato. I Sangue d’Argento si erano accoppiati con donne umane. Paul Rayburn era il figlio di un demone, era un Nephilim. Il figlio bastardo di un Croatan e una Sangue Rosso. “Tu non dovresti esistere” gli disse. “Ai vampiri fu negato il dono di creare la vita.” Persino la figlia di Allegra era considerata un Abominio da alcuni nella loro comunità. Nessuno sapeva come fosse nata Schuyler. “Eppure esisto. E non sono il solo. State attenti, vampiri. Perché non siete i soli orfani dell’Onnipotente su questa terra”.” (pag 225: no, ma perché non aggiungi qualche altro nome?! Santo cielo, devi proprio arrivare a quel numero di pagine, eh?).

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