lunedì 21 novembre 2011

Beastly

Di recente ho visto il film Beastly. Cercavo qualcosa di non impegnativo, rilassante e il film mi ha invece stupito per la sua profondità, carica innovativa e dolcezza. Sì, lo ammetto: mi sono commossa in alcuni punti. E non sono una che si commuove facilmente: il film ha davvero toccato delle corde in me.

  
la locandina del film e la copertina del libro

La storia del film, tratta dal romanzo di A. Flinn dallo stesso titolo, è quella classica de La bella e la bestia,  rielaborata e ambientata nel contesto della New York contemporanea. Viene presentato molto bene il mileu nel quale i protagonisti si muovono: ciò che conta è l’essere belli, spregiudicati, ricchi, il resto è spazzatura. Il protagonista, Kyle, sarà trasformato in un mostro dalla strega, una compagna di scuola, interpretata in modo straordinario da M.K. Olsen vestita da dark lady. Solo il rapporto d’affetto e amore (già anticipato da uno sguardo colpito e affascinato quando lui era ancora bello) con una ragazza, Lindy, aiuterà il protagonista, prima di tutto a trovare se stesso, poi a trovare l’amore.

Qualche pecca c’è, ad esempio non è adeguatamente sviluppato e motivato l’innamoramento di lei per lui. Molto carine invece l’ambientazione e l’attualizzazione, ad esempio il fatto che per ingraziarsi la ragazza lui le porti borse e gioielli firmati che lei rifiuta con poco celato disprezzo. O la scena dello zoo, con la frase che poi sarà fondamentale per il loro riconoscimento, e che descrive proprio la capacità di abbandonarsi all’amore fino ad accettare la possibilità di soffrire per esso.

La protagonista femminile sfigura un po’ nell’interpretazione rispetto alla Olsen. Buoni i comprimari, in particolare l’ex dottor Dougie Houser finalmente cresciuto, che purtroppo però non vediamo mai come insegni letteratura, sebbene certo insegni al ragazzo molte altre cose, quali l’accettare sé stessi, l’autoironia e l’humour, e la tata, vera figura femminile positiva del film.

Bella l’idea della poesia, Bere una Coca con te, e divertente il modo in cui Kyle la trova e ne parla al suo insegnante. Bella anche l'idea della rosa che questa volta è un tatuaggio che il ragazzo ha sul braccio, e che segue le stagioni e le festività, dato che si addobba per Natale, sfiorisce, imbianca...

E’ secondo me molto riuscita la trasformazione orrorifica del personaggio: ha addirittura, al posto delle sopracciglia, dei tatuaggi angoscianti e delle cicatrici che sembrano tagli aperti, con dei piercing inseriti…mentre a parer mio i tatuaggi sulla schiena e sulle braccia sono davvero belli. Gli occhi fanno spavento.

 Kyle: prima e dopo

Nel libro la trasformazione è più classica: Kyle diventa una specie di Chewbecca, lo dice proprio esplicitamente il libro, un essere peloso e animalesco. Giudico infinitamente meglio la resa scelta dal film, che porta su un altro piano il tema classico e le classiche raffigurazioni: si pensi alla Bestia della Disney o a Vincent del telefilm degli anni Ottanta.
Lo porta sul piano di ciò che OGGI noi concepiamo come diverso, orrendo. E così ci manifesta la stupidità dei nostri pregiudizi (etnici, estetici, massmediatici…).


Chewbecca di Guerre stellari, la Bestia della Disney, Vincent del telefilm La bella e la bestia; Kyle di Beastly

L’attore è bravo nel rendere la differenza di atteggiamenti e sentimenti nel protagonista nei due momenti della storia, ha il dono di una bellezza che ricorda Robert Redford da giovane, e tuttavia la storia è così ben costruita che alla fine quasi ci si rimane male quando Kyle torna com’era prima, perché ormai piaceva così com’era.


Robert Redford con Barbra Streisand in Come eravamo, Robert Redford e Robert Redford stile Sunshine boy; immagini di Kyle e di Kyle e Lindy tratte dal film

Questa, la vera metamorfosi, è perfettamente riportata nel libro, in una battuta non ripresa dal film. Dopo che lui ha riacquistato il suo aspetto originario, Lindy gli domanda: “Non puoi chiedere di tornare com’eri? Mi piacevi così”. Nel film invece è mostrato solo che Lindy riesce a riconoscere che è proprio lui quando le dice la famosa frase.

Credo che questa sia l’essenza dell’amore, e l’effetto dell’amore: giungi ad amare la realtà dell’altro così com’è, o meglio la sua figura si trasfigura (perdonate il bisticcio), non cogli più come è, ma quello che è. La bellezza non è nell’occhio di chi guarda, ma è nel legame tra due che si guardano volendosi bene.

1 commento:

  1. E' piaciuto tanto anche a me. Devo ammetterlo, ho una cotta per la "bella e la bestia" in tutte le salse. ^^

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