mercoledì 6 agosto 2014

Cathy Maxwell, Peggio per chi non legge (#RARM 6/08)


Ancora dal Read-a-Romance-month, giorno sesto.



Peggio per chi non legge

Non capirò mai chi non legge. Capisco il non aver tempo. Ormai, anche io ho bisogno di calma e tranquillità per sprofondarmi in un libro. Quand’ero giovane, mi bastava prenderlo in mano e BAM! ero dentro la storia. Ora è più difficile, la vita si è riempita di cose che mi distraggono.

Però, non VOLER leggere? Snobbare le storie? Conoscerle solo attraverso la visione di qualcun altro, su uno schermo cinematografico o televisivo?

Bleah.

Leggere è uno degli atti umani più intimi. Non ci sono due persone che possano leggere o sperimentare un libro nello stesso modo. Perché quando leggiamo, non è solo che decodifichiamo le parole, ma diamo loro vita. I personaggi acquistano profondità in base alla nostra personale esperienza di vita. Io ho ripreso in mano libri che lessi trent’anni fa, e la lettura è stata completamente differente perché ora io sono diversa, capisco più cose e ho più compassione, e, spero, la saggezza che una buona vita porta.

Questo mi fa sentire più viva. Più consapevole.

Sono una lettrice serale. Mi occorre la mini-vacanza che il libro mi offre per metabolizzare la giornata.

E la mia scelta cade e cadrà sempre sui romanzi d’amore.

Per prima cosa, nessun altro genere ha una tale varietà e ampiezza. Ci sono tante possibilità allettanti. I personaggi ti arrivano in tutte le forme, taglie, e modi di vivere. C’è umorismo, tenerezza, disperazione da strappare il cuore e vittorioso sollievo. Anche se l’eroina è una mutaforma o un vampiro o una poliziotta di strada, ci possono essere amore e accoglienza.

Inoltre, dopo un giorno pieno di impegni che non finiscono mai, e la certezza di altri giorni identici a venire, io ho bisogno dell’avventura che un romanzo d’amore mi offre. 

Il racconto di come si scopre l’amore e di come esso ci si coinvolga mi ricorda ogni giorno che la vita è preziosa quanto più è ricca di persone, luoghi e cose che amo. Che l’eroina stia lottando per salvare l’impresa vinicola di famiglia, che stia combattendo i pirati nei Caraibi o progettando il ballo in una piccola città americana o in una sala da cerimonia inglese, lei sa, e io sono del tutto d’accordo, che è un miracolo quotidiano ma prezioso quello di poter amare, e poter amare bene…e che le parole “e vissero per sempre felici e contenti” non dovrebbero mai essere date per scontate.

Cathy Maxwell


Due copertine graziose e di buon gusto.

Due copertine graziose e simpatiche, moderne direi.
No, sulle scale proprio no! E risistemati la camicia, debosciato!
Beh, diciamo che non c'è male. 
Un libro di cui è stat cambiata la copertina: decisamente, ci spinge alla passione vintage!
 


E due copertine delle edizioni italiane...Ma che facce che hanno 'ste donne!





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