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lunedì 11 agosto 2014

Lucy Monroe, Celebrare la forza del romanzo (#RARM 11/08)

Continuiamo con i bei saggi tratti dal Read a romance month.

http://www.readaromancemonth.com/2014/08/day-11-lucy-monroe-the-transformative-power-of-romance/

Oggi con un'autrice di cui amo tanto la serie paranormal-storico-scozzese (sì, anch'io pensavo fosse troppe cose insieme, invece è proprio bella!).



Celebrare la forza del romanzo

Peggio che sentirsi chiedere (e mi è successo più volte) quando scriverò un vero libro, peggio che sentirsi dire che sto sprecando il mio talento in libri usa-e-getta, peggio che sentirsi domandare: “Ma perché un romanzo?”, è stato quando ho sentito un’altra autrice definirlo un “genere simile a una confezione di cioccolatini”.

Ero stupefatta. Lei non era soddisfatta del genere che la faceva vivere, e non approvava la linea che il genere stava imboccando.

Mi è stato detto che il romanzo d’amore è puro intrattenimento, il rimedio per vite troppo stressanti. E che cosa c’è di male in questo? Niente, ma per come la vedo, devo chiedere: è tutto qui?
Il romanzo d’amore è una scatola di cioccolatini o è un genere così forte da cambiare la vita?

Se sapete qualcosa di me, capite che posso rispondere solo in un modo. Credo che il romanzo d’amore sia più che intrattenimento, anche se è vero che in parte lo è. E’ più che qualche ora di sollievo dallo stress, anche se non posso negare che svolga anche questa funzione. Il romanzo d’amore è un genere così potente che può cambiare le vite…quelle dei suoi lettori e quelle di chi scrive questi libri.

Il mio primo incontro con la forza dei romanzi è stato quand’ero giovane. Leggevo i romanzi d’amore di mia sorella, voracemente. Poi ho letto i libri della biblioteca scolastica, dalla A alla Z. E poi quella della biblioteca cittadina.

Ma nessuno dei libri, fiction o non-fiction che fossero, è mai riuscito a soddisfarmi nel modo in cui i romanzi d’amore lo hanno fatto. I romanzi d’amore mi hanno insegnato che l’amore vince tutto. Tra le pagine di quei romanzi scoprivo che non tutti gli uomini erano come mio padre. C’erano uomini che non ferivano le loro famiglie, non tradivano le loro mogli e non abbandonavano i loro figli. E nel mio cuore, ho capito che non dovevo per forza seguire la strada di mia madre, che là fuori c’era qualcuno che poteva essere un eroe nella mia vita.

Grazie a questa convinzione, non mi sono accontentata. Non ho portato avanti relazioni che non funzionavano e non ho gettato la spugna quando colui che amavo mi ha spezzato il cuore. Alla fine ho incontrato il mio eroe? Sì! Siamo innamorati e sposati da 25 anni ed è ancora meraviglioso!

Il potere trasformante dei romanzi non si ferma qui. Perché ho deciso di scrivere i libri che amavo leggere. E questo ha cambiato la mia vita. Anche prima che fossero pubblicati, la scoperta di persone che la pensano come me ha arricchito la mia vita. Ho trovato vere amicizie tra le lettrici e le scrittrici di romanzi d’amore, e questo ancora oggi è una sorpresa e una benedizione. Avere la possibilità di pubblicare mi ha aperto gli occhi sul mondo, in un modo del tutto nuovo. Considero le mie lettrici una parte effettiva della mia vita, tanto quanto i romanzi grazie ai quali siamo venute in contatto.

I miei editori mi chiamano “scrittrice di problemi”, e in effetti le mie storie hanno parlato di argomenti quali la violenza domestica, difficoltà fisiche, problemi di salute che spesso vengono nascosti, disfunzioni sessuali, dinamiche familiari contemporanee e altre difficoltà che mi stanno a cuore. Delle centinaia di lettere che ho ricevuto negli ultimi dieci anni, più di metà erano inviate da persone che mi dicevano che grazie ai miei libri non si erano più sentite sole nell’affrontare i loro problemi. Ma non è successo solo a me.

Tutte le altre autrici di romanzi d’amore con cui ho parlato mi hanno detto che la stessa cosa è successa a loro. Forse è la lettrice che riesce a superare un brutto periodo grazie al libro, o che si identifica con la protagonista, o che aveva solo bisogno che qualcuno le ricordasse che c’è del bene nel mondo.

Il romanzo è qualcosa di basilare. E’ unico, speciale, ed è importante.

Quindi, perché non celebrare la sua forza nel cambiare e trasformare le nostre vite?

Vorrei che voi mi deste la risposta. Leggere o scrivere romanzi vi ha aiutato a superare un brutto periodo, vi ha fatto sentire meno sole, o vi ha aperto nuove possibilità? Condividete le vostre storie, e diventate parte di questa celebrazione!

Lucy Monroe


I libri della serie Children of the moon

Nel primo, l'eroina inglese non si innamora di quello scozzese cui è stata promessa, che ci fa una pessima figura. L'altro è un mito (più o meno letteralmente).
Nel secondo, l'eroina è la sorella sorda di quella di cui sopra, e l'eroe è quell'insopportabile uomo del primo libro cui la sorella era stata promessa. Fantastico.
Nel terzo, lei è più forte di lui.
Nel quarto, lui è un drago.
Nel quinto, lui sviene quando incontra lei dopo anni, e scopre che hanno avuto un figlio insieme.

Inoltre, in ogni libro alla storia d'amore principale se ne aggiunge un'altra, che se è descritta più sinteticamente, è comunque spesso altrettanto intrigante. E lo sfondo leggendario è ben curato.
Una delle saghe paranormal-historical che ho più apprezzato!











domenica 28 aprile 2013

Dragon's moon, di Lucy Monroe

Dragon's Moon (Children of the Moon, #4)Dragon's Moon by Lucy Monroe
My rating: 3 of 5 stars

Maybe I was expecting too much for this book...so I am now a little disappointed. The dragon shifter Eirik is ok, but not so original: usual alpha male. The lady...Ciara...well, I have a hard time to say some good thing of her. The story...is ok, but no more. No humor (where are the rich and funny dialogues or scenes of the first two novels?), no sense of connection (like in the third novel), too much magic involved and not smart magic, simply aged one. The best moments are those in wich we can see characters of the previous books. Characters that I have liked much more. Maybe it will be the same with the next novels!

It' the fourth in the serie.
My rating for the other books:

Moon awakening, 4 stars (8/10)
Moon craving, 4 stars (8,5/10)
Moon burning, 4 stars (8/10)
Dragon's moon, 3 stars (7/10)
Warrior's moon, to read!

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sabato 13 aprile 2013

Moon craving, di Lucy Monroe

Moon Craving (Children of the Moon, #2)Moon Craving by Lucy Monroe
My rating: 4 of 5 stars

Mi ha stupito. Ero molto scettica su questo libro, perché il protagonista maschile, nel primo libro della serie, si era fatto decisamente odiare. Invece qui si riprende...ma il pregio è l'eroina femminile. E' sorda. Non avevo mai letto un libro con una protagonista che avesse questo handicap (va beh, a parte Figli di un dio minore). All'inizio mi chiedevo come avrebbe fatto l'autrice a gestire gli scambi tra i due e a riuscire a raccontare una storia emozionante. E beh, ce l'ha fatta alla grande. E ha creato una storia molto dolce e coinvolgente, in cui gli sguardi e l'attenzione contano più di tante parole. Una bella lettura.

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lunedì 24 dicembre 2012

Moon Awakening, di Lucy Monroe

Moon Awakening (Children of the Moon, #1)Moon Awakening by Lucy Monroe
My rating: 4 of 5 stars

A un quarto mi annoiavo. A metà ero indecisa se terminarlo o lasciarlo lì. A metà più qualche pagina...ero presissima! Eh sì, questo libro per me ha tre volti: la facciata highlander (non così affascinante per me, che a parte Braveheart e Rob Roy non ho fatto grandi incursioni nel genere, per mancanza di appeal ai miei occhi), la facciata shapeshifter (non così fondamentale nel libro, per lo meno nella prima metà) e la facciata romance (che ha una partenza diciamo...diesel). Ecco, tutti e tre migliorano sensibilmente nella seconda parte del libro: il lato romance si affina, concretizza e dinamizza; il lato shapeshifter ci dà qualcosa di serio su cui ragionare e qualche bel momento; il lato highlander si fa meno ossessivo (grazie al cielo!). I protagonisti e i comprimari (la seconda coppia è altrettanto interessante e vivacemente contrastata quanto la prima) sono ben descritti, simpatici anche nelle loro idiosincrasie; le donne hanno humor e carattere, gli uomini testardaggine e fascino ruvido. Quindi una lettura piacevole e una bella sorpresa, sebbene io rimanga convinta che gli uomini in kilt non siano proprio nelle mie corde!

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