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sabato 13 luglio 2019

Planetes


C'è un manga in quattro volumetti che si intitola Planetes. Leggilo. C'è una scena ambientata sulla Luna che è splendida. C'è la mano tesa a chi è nel dolore. C'è la scoperta di sé stessi, più profonda e sconvolgente di qualsiasi esplorazione spaziale.
 E il fumetto dice tutto ciò che ho cercato di insegnare ai miei studenti in cinque anni. Con affetto




mercoledì 20 febbraio 2013

Filosofia in manga

Non intendo parlare di un manga che presenti filosofi intenti a combattersi a colpi di tesi, antitesi e sintesi e di asserzioni paradigmatiche, ma vorrei riportare qualche citazione da quei manga che mi hanno lasciato un insegnamento in una frase di valore talmente grande che senza timore direi filosofico.


"Lo spazio che vedevo io...era una cosa così piccola?"
(Planetes)



"La mia katana è una cosa sola con l'universo. Per questo non ho bisogno di katana."
(Vagabond)






mercoledì 23 novembre 2011

i sei migliori fumetti giapponesi

I FUMETTI GIAPPONESI MIGLIORI
  • Vagabond
Vagabond è straordinario perché le sue tavole migliori sono vere e proprie opere d’arte grafica, per la capacità di andare in profondità nei pensieri e nei sentimenti dei personaggi, per la maestria nella descrizione dei gesti, in particolare di quelli nei duelli, perché riesce a farti appassionare a personaggi realmente esistiti, perché i maestri che Musashi incontra sono incredibilmente e profondamente umani, perché è una delle opere che meglio presenta la filosofia orientale che si estrinsecò nel bushido, perché Musashi è un gran personaggio, che cresce, cambia, sbaglia, non si arrende. La frase più bella del fumetto (finora): “La mia katana è una cosa sola con l’universo. Perciò, non ho bisogno della katana.”

  • Planetes
Planetes è straordinario per la descrizione di quello che lo spazio significa per gli esseri umani, per la capacità di mostrare che la vera conquista è quella di sé stessi, per ipotizzare un futuro realistico e difficile, per mostrare un cammino di crescita che si fa solo se si accetta di stare insieme agli altri e di lasciarsi segnare da loro. La frase migliore: “Lo spazio che vedevo io…era una cosa così piccola?”


  • Nana
Nana è straordinario perché fin dall’inizio ti appassiona e coinvolge, perché i personaggi sono dolci, contorti, segnati, in difficoltà con sé stessi e con il mondo, ma mostrano forza, energia e compassione, per l’amore per la musica e per la delicatezza con cui analizza i sentimenti umani.


  • Sayuki
Sayuki è straordinario per il modo irriverente con cui rilegge un classico del pensiero religioso orientale, per la trama coinvolgente, per i personaggi complessi e mai banali, per la dinamica delle loro relazioni. Il personaggio di Genjo Sanzo è intrigante e affascinante tanto quanto insopportabile.


  • Mars
Mars è straordinario per la sua dolcezza, per i protagonisti, tristi e segnati,che riescono a salvarsi attraverso il percorso di crescita che l’amore reciproco li spinge a compiere, perché ti ricorda la forza, i sogni, l’amicizia, e infine per il tratto dell’autrice, scabro ed essenziale a volte, ornato e espressivo altre volte.


  • Nausicaa
Nausicaa è straordinario per la bellezza della storia, perché nessuno è solo buono o solo cattivo, perché anche i peggiori possono redimersi, per la protagonista che è un personaggio indimenticabile, per le parole di Chikuku al grande sacerdote (che si aspetta che l’apostolo che salverà il mondo sia simile a un angelo, perciò non può credere che sia Nausicaa, che vola solo grazie alla sua maeve): “Se l’apostolo avesse le ali attaccate al corpo, sarebbe un mostro!”, per i mostrotarli, per come dipinge l’avidità, la piccolezza e insieme i gesti quotidiani ed eroici degli esseri umani, per come condanna la guerra.


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