mercoledì 16 maggio 2012

La città ideale: mostra a Urbino



Ero a Urbino per lavoro venerdì scorso. Il tempo era ottimo, tanto che anche il viaggio per arrivarvi, compiuto in macchina, è stato piacevole. Era una di quelle splendide giornate che anticipano l'estate: sole, una piacevole brezza che si sentiva dalle mura della città, tutt'attorno la fioritura appassionata della natura.
 Sono dovuta arrivare ben prima dell'orario dell'impegno, a causa del passaggio del Giro d'Italia, ma ho colto l'occasione per andare a visitare la mostra allestita alla Galleria Nazionale delle Marche, a Palazzo Ducale, dedicata a La città ideale. L'utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello.
Bottega del 1473 (cioè Anonimo), Storie di san Bernardino. Miracolo del bambino, 1473,
 Perugia, Galleria nazionale dell'Umbria


Fra' Carnevale, Nascita della Vergine, 1467,
New York, Metropolitan Museum



Molto bella, per quanto non grandissima, con opere interessanti e, in particolare, alcune provenienti da Musei che dubito riuscirò a visitare nella mia vita (Walters Art Gallery di Baltimora, Metropolitan Museum di New York). Vi era esposta inoltre la Flagellazione di Piero della Francesca, che da sola vale ovviamente il biglietto d'ingresso.

Piero della Francesca, Flagellazione, 1460 circa,
Urbino, Galleria nazionale delle Marche


Il percorso espositivo è chiaro e ben congegnato, l'illuminazione delle opere perfetta. Unico neo sono i pannelli esplicativi, che si compiacciono di un eloquio più da catalogo che da ausilio nella visita, tanto che era più immediata e chiara la lettura in inglese (come ama saggiamente dire una mia collega, right to the point). Anche le didascalie alle opere non erano così chiare. Ad esempio, in una sola didascalia si riferivano i dati di tre trattati esposti in una vetrina, ma non era chiaro quale fosse il primo e quale l'ultimo. In alcune c'erano errori di punteggiatura (la ormai onnipresente e insopportabile virgola tra soggetto e verbo). Per fortuna, dando un'occhiata al catalogo, mi è sembrato che questi errori non vi fossero presenti; purtroppo non ho potuto verificare più in dettaglio, perché non l'ho comprato dato che il suo costo era per me proibitivo.

Pittore dell'Italia centrale, Città ideale, 1480 circa
Urbino, Galleria nazionale delle Marche


Pittore dell'Italia centrale, Veduta di città ideale, 1470 circa,
Baltimora (USA), Walters Art Museum

Le due tavole sulla Città ideale stimolano alla contemplazione; i cassoni , le porte e gli altri esempi della tarsia lignea sono estremamente interessanti; i codici miniati e i trattati di di architettura (tra cui uno di Piero della Francesca, manoscritto, stupendo) bellissimi; i disegni straordinari per la maestria che denotano; le opere pittoriche, tutte con raffigurazioni di elementi architettonici, ottimamente scelte e collocate. La mostra mi ha fatto davvero riflettere su quegli elementi, quali gli sfondi architettonici, che generalmente tendo a trascurare nell'osservazione delle opere d'arte. Anche la statua lignea di Sant'Anatolia, che accoglie il visitatore tenendo in mano il modellino della città a lei intitolata, è un utile esempio di questa attenzione e cura alla resa particolareggiata da parte degli artisti, come testimoniano i vicini dipinti che riproducono la stessa città.

Giovanni Angelo di Antonio, Annunciazione, 1455-1456,
Camerino, Pinacoteca civica 

Consiglio quindi una gita a Urbino per vedere questa mostra a tutti coloro che amino la pittura, l'architettura e le dinamiche di intreccio tra queste due arti.

Giovanni di ser Giovanni detto Lo Scheggia, Corteo nuziale o Cassone Adimari, 1440-1450,
Firenze, Gallerie dell'Accademia


Il sito dedicato alla mostra: http://www.mostracittaideale.it/



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