Quando aveva circa dieci anni, mia sorella, la più piccola, diceva che c'erano delle parole speciali, più belle e divertenti di altre. Ricordo due delle sue preferite: tracagnotto e patchouli.
Anche mio figlio ama molto alcune parole. L'altro giorno mi ha apostrofato dicendo: "E smettila di startene lì...in panciolle!" E poi si è messo a ridere, ripetendo tra sé e sé: "In panciolle...ah ah!" Oppure durante una lettura di scuola, trovando "pimpante", ha riso tanto che ci abbiamo messo un bel po' di minuti per ritornare al brano. E per fortuna: non credo che sia un gusto che si possa acquisire oltre una certa soglia d'età.
Comunque, anche per me le parole hanno sempre avuto un sentore magico, una suggestione profonda, non solo in italiano, ma anche nelle altre lingue. E se ci sono delle parole che non riesco a pronunciare, ce ne sono altre che apprezzo particolarmente. Queste ultime sono molto diverse da tutte le altre parole perché, quando le ricordo o mi capita di pronunciarle o di udirle, mi riecheggiano per un po' nella mente, mi scuotono, le posso assaporare lungamente.
Eccone alcune, delle mie.
Bioluminescenza
Fotosintesi clorofilliana
Kenosi
Dopplerganger
Euritmia
Parvenue
Betelgeuse
Aldebaran
Samarcanda
Iskandar
...
(to be continued)
Credo che aggiungerò "panciolle" anche alla mia lista...bravo ruben! ;-)
RispondiEliminaLaura
Mi ha davvero fatto morire dal ridere! E fai bene ad aggiungerla alla lista..."panciolle" se lo merita! :-)
EliminaUn abbraccio!!