Cosmé Tura, Madonna dello zodiaco, 1459 circa
Gallerie dell'Accademia, Venezia
Gallerie dell'Accademia, Venezia
Quindi ora ho preso i mitici volumi di Storia dell'arte italiana della Electa su cui ho studiato al liceo, quelli curati da Bertelli, Briganti e Giuliano, per rileggere alcune cose almeno sui principali dipinti che vedremo all'Accademia, e che conosco meno bene di quelli visti a Firenze, per i quali comunque ho fatto fare le presentazioni ai ragazzi (operazione didatticamente fondamentale e sempre proficua). Questi studenti che portiamo a Venezia, invece, sono più piccoli, il programma l'ho definito del tutto solo ieri, all'Accademia ci stiamo un'oretta scarsa, per cui è meglio che le presentazioni delle opere le faccia io. Allora ho preso in mano le mie fonti (dopo aver visto che wikipedia era come al solito scarsamente utile).
Illuminazione e rivelazione! Ero davvero un'ottima studentessa. Senza modestia né vanterie, lo giudico come insegnante. Mi fa meraviglia vedere quanto bene studiavo e quanto approfonditamente ho lavorato su quegli autori e quei dipinti. Sottolineature a matita, evidenziazione dei concetti-base con il colore giallo, appunti a matita a fianco delle opere, fogli di appunti di lezione inseriti nel libro. Gli unici capitoli intonsi sono quelli in cui c'è scritto "lo saltiamo" (ed ora capisco perché non sono mai riuscita ad apprezzare Pontormo o Rosso Fiorentino: li avevamo saltati! Eh, i vuoti di gusto che mai riuscirai a colmare...).
Tra l'altro questi volumi sono ancora oggi esteticamente piacevoli, curati, ben approfonditi, con ottime riproduzioni e descrizioni non banali né specialistiche. Ti fanno venire voglia di leggerli prima di dormire (però ci vorrebbe un leggio).
Giovanni Bellini, Madonna col bambino in mezzo a Santa Caterina e Santa Maria Maddalena, 1490
Gallerie dell'Accademia, Venezia
Questo è bello.
Tiziano, Presentazione di Maria al Tempio, 1538
Gallerie dell'Accademia, Venezia
Gallerie dell'Accademia, Venezia
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