Ad esempio la balena bianca Moby Dick, che fu a Melville ispirata da una serie di osservazioni fatte dall'esploratore Reynolds alcuni anni prima; il kraken dei Pirati dei Caraibi e il giant squeed; Nessie di Loch Ness e...gli storioni; l'ipotetico cranio del Ciclope, in realtà resto dell'elefante nano siciliano, ormai estinto da lustri; e molti altri animali misteriosi, dall'ippogrifo all'unicorno.
Tutto trattato con un piede nel racconto mitologico e un piede nella realtà, rifuggendo da sensazionalismi ma lasciandosi incantare sia dalla imprevedibile bellezza e straordinaria "ironia" della realtà, sia dallo scrupolo dell'indagine scientifica e della visione obiettiva.
L'incontro è stato condotto con competenza e serenità (di fronte a bimbi tanto interessati da intervenire...continuamente!) da Lorenzo Rossi, esperto della materia e curatore del sito www.criptozoologia.com.
Ma che cos'è la criptozoologia?
La criptozoologia è la scienza degli animali nascosti. Mentre la paleontologia scopre e descrive gli organismi del passato, la criptozoologia tenta di fare la stessa cosa con gli animali sconosciuti attualmente viventi. Le ricostruzioni criptozoologiche non sono più fantasiose o illegittime di quelle paleontologiche. [...] L'inventario degli animali sia acquatici che terrestri è lontano dall'essere completo [...] Il ruolo della mitologia è importante, dato che gli animali nascosti si prestano facilmente all'essere notevolmente mitificati. Il compito della criptozoologia consiste nel demitificare il contenuto delle informazioni nel tentativo di rendere l'inventario della fauna del pianeta il più completo possibile. (Dalle parole di Bernard Heuvelmans, tratte dal sito www.criptozoologia.com).
Molto interessante. Mi ha ricordato le descrizioni degli animali nel Milione Marco Polo, che facevano ridere tutti, finché quegli animali non furono nuovamente visti da occhi occidentali lasciandoli a bocca aperta; i racconti della fenice e dell'unicorno e le loro rielaborazioni, dall'antichità ad oggi; e le fibre nervose tratte dagli architeutis con cui si fabbricano i cavi di collegamento nel libro Lunamoonda di Tognolini. E' bello vedere che di certe cose si può anche parlare in modo serio, imparando di più sia sul mondo che ci circonda, sia su quello che, attraverso i miti e i racconti, noi esseri umani abbiamo sentito il bisogno di comunicare nel tempo.
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